MINISTERO DELL'ISTRUZIONE

    Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei - Catania 

Nell’ambito delle attività di insegnamento dell’Educazione Civica e di Ed. alla Legalità, in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia, lunedì 25 marzo presso l’Aula Magna del Liceo si è tenuto un incontro con la Dott.ssa Francesca Andreozzi (Presidente della Fondazione Fava e  nipote di Giuseppe Fava) e Giovanni Caruso (fotogiornalista del Giornale del Sud  e de “I Siciliani”).

Dopo i saluti del Dirigente Scolastico che lo ricorda come un grande giornalista libero che scriveva senza censure che ha pagato con la vita la sua battaglia contro la mafia, interviene la prof.ssa D. Murabito parlandone come un giornalista coraggioso che ha saputo sfidare la criminalità organizzata. 

La parola passa poi a Francesca Andreozzi che ricorda  di avere  avuto solo 5 anni quando il nonno venne ucciso dalla mafia, tuttavia, l’impegno civico e per la legalità si sono nutriti con il passare del tempo attraverso le varie attività di antimafia portate avanti dai figli di Fava, Claudio ed  Elena e, oggi, dalla stessa Francesca come Presidente della Fondazione.

La parola passa poi a Giovanni Caruso che racconta la ricca  e tormentata storia di impegno civico e dedizione nella lotta contro la mafia dagli esordi presso il Giornale del Sud -dove denunciava le attività del boss Ferlito che lo portarono al suo arresto - e del successivo giornale “I Siciliani”, fino   all’ultima intervista rilasciata a Enzo Biagi,  sette giorni prima del suo assassinio. Cinque colpi di pistola alla testa- racconta- sparati freddamente mentre era seduto in macchina, vicino al teatro Stabile di Catania, mentre stava andando a vedere la nipote Francesca recitare.  Un atto di vile crudeltà, una morte ordinata dal capomafia catanese Nitto Santapaola in  risposta alla sua incessante sete di giustizia. A seguire uno spazio dedicato alle domande degli studenti in cui si chiede com’è cambiato, oggi,  il modo di scrivere del giornalista che parla di mafia rispetto agli anni in cui lo faceva Fava e come sono tutelati, dallo Stato, i giornalisti minacciati dalla mafia.

Prima di salutare Francesca Andreozzi e Giovanni Caruso, gli studenti del Galilei hanno voluto ricordare Giuseppe Fava, sia attraverso delle citazioni, frasi, pensieri tratti dalla rivista “I Siciliani” che richiamano  la sua denuncia e il suo impegno nella lotta alla mafia sia attraverso un omaggio musicale tratto dalla “Patetica di Beethoven” che una studentessa ha voluto suonare in ricordo del giornalista coraggioso che ‘sapeva’ e parlava contro la mafia.

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