Giorno 13 dicembre alcuni studenti dell’ICS Di Guardo Quasimodo, del liceo Galileo Galilei di Catania e del liceo Ettore Majorana di San Giovanni La Punta si sono riuniti per accogliere a Catania
Carlos Palma, il fondatore dell’organizzazione Living Peace International. In piazza Duomo a Catania è iniziata la giornata e la prima azione di pace è stata proprio quella di tirare il dado della pace, uno dei pilastri di Living Peace. La faccia del dado ci ha consegnato la frase “ascolto l’altro”. Dopo avere riflettuto sul significato importante di questa frase, il gruppo ha distribuito dadi della pace ai passanti, chiedendo loro se si sentivano in pace con loro stessi e con gli altri. Le risposte date sono state tutte importantissime perché hanno dato speranza. Successivamente, per far conoscere meglio la nostra magnifica città a Carlos, il gruppo ha fatto un breve tragitto attraverso luoghi storici e caratteristici di Catania. All’interno del Teatro Greco Antico si è svolto un momento importantissimo, simbolo dell’impegno quotidiano di Living Peace contro i conflitti: Il Time Out. Si è deciso di dedicare questo minuto di silenzio a tutti coloro che stanno vivendo una guerra all’interno del loro paese, visto che Carlos ci ha ricordato che nel mondo attualmente sono in corso ben 69 conflitti!
Per concludere la mattinata, il gruppo di Ambasciatori della Pace si è recato presso il bar solidale della locanda del samaritano, dove abbiamo conosciuto padre Mario che si è impegnato a costruire questo luogo nel quale si accolgono persone in difficoltà e si ascolta chi vuole parlare della propria situazione difficile.
Infine, Carlos ha congedato il gruppo di Ambasciatori della Pace regalando parole bellissime e invitando tutti noi a vivere all’insegna della pace e dell’aiuto e ricordandoci l’appuntamento di luglio in Brasile. In quanto Giovani Ambasciatori noi vi invitiamo a fare lo stesso, sperando che ognuno di noi possa contribuire ad aiutare la nostra comunità a crescere come un unico organismo, senza lasciare indietro i più deboli e senza dimenticare chi ci sta accanto.
Anastasia Ierna IVC
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